INGIUNZIONE ANCHE PER LE ENTRATE PATRIMONIALI

14.11.2015 18:20

di CRISTINA CARPENEDO

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E' frequente la domanda se la riscossione delle entrate patrimoniali sia possibile con l'ingiunzione fiscale oppure no. Anzitutto va sgomberato il campo da ogni dubbio: l'ingiunzione fiscale, nonostante l'appellativo puntuale, non è solo per le entrate tributarie, ma riguarda tutte le entrate dell'ente locale. In verità il RD 639/1910 parla di entrate patrimoniali. Con la legge 23/2014, si parla esplicitamente di ingiunzione di pagamento, in quanto dedicata a tutte le entrate locali. Per questa ragione non c'è un limite di strumento ma una diversità di percorso che caratterizza la formazione del titolo. Un accertamento tributario segue le indicazioni proprie sulla formazione del titolo esecutivo costituito dall'accertamento che, qualora non pagato, diventa la motivazione che sorregge l'ingiunzione. Una sanzione amministrativa necessita di un verbale di violazione e di una ordinanza ingiunzione di cui alla legge 689/81. Il recupero di  un contributo per servizio a domanda individuale non ha un percorso proprio ma va raggiunta la certezza, liquidità ed esigibilità del credito. I cosiddetti fitti comunali non pagati rappresentano un'entrata di diritto privato, che possono essere recuperati con ingiunzione se alle spalle viene richiamato il percorso per l'accertamento dell'inadempimento. Non è in questo caso necessario procurarsi un titolo esecutivo grazie alle modifiche apportate sul processo amministrativo che permettono il riconoscimento del medesimo anche in sede di contenzioso.

C'è una ingiunzione per ogni somma da riscuotere. L'importante è il percorso di formazione della medesima.